SCUOLA E SALUTE PER LE AREE INTERNE: L’ULTIMA PRESA IN GIRO DELLA POLITICA DEI PALAZZI.

SCUOLA E SALUTE PER LE AREE INTERNE: L’ULTIMA PRESA IN GIRO DELLA POLITICA DEI PALAZZI.

Al seguente link http://www.coesioneterritoriale.gov.it/conclusioni-ministri-seminario-aree-interne-roma/, segnalato da un’amica, ho letto, con immenso stupore, le conclusioni di un convegno sulle aree interne, tenuto a Roma, dal titolo “Verso un progetto per le aree interne“, con le conclusioni dei Ministri Renato Balduzzi, Fabrizio Barca, Mario Catania, Elsa Fornero, Francesco Profumo.

In oltre sette anni del mio mandato di sindaco, da destra e da sinistra, non ho fatto altro che sentire dai vari governi e dalla regione: valorizzare le aree interne per la coesione sociale e territoriale, programmare per aiutare e sviluppare, rilanciare lo sviluppo, eliminare il digital divide (che ormai non c’è da sei anni grazie al wi-fi prima, e alla Telecom dopo!).

Questo documento (che riporta le conclusioni dei superministri, che a quanto pare hanno partecipato in massa) è il culmine di tutte le chiacchiere che ho sentito in questi lunghi anni.

L’esito del convegno, (che si è tenuto a Roma e non a Palena, probabilmente per abbattere i costi!),  si può sintetizzare con una citazione testuale: la ricerca di “una strategia che dovrà prevedere, … forti innovazioni nell’offerta dei servizi pubblici. Prima di tutto scuola e salute, che sono “requisito indispensabile di cittadinanza” per la vita e per il lavoro nelle aree interne“.

Ebbene tra i mesi di ottobre e novembre, come ormai accade da anni, io e tutti i colleghi sindaci del comprensorio, siamo stati impegnati a capire come, quando ed in quale entità ci diminuiranno i servizi inerenti gli istituti comprensivi, i plessi scolastici, le guardie mediche e il servizio di emergenza urgenza (che prosaicamente è l’ambulanza che possa portare velocemente chi si sente male all’ospedale!).

In poche parole, siamo stati impegnati a capire come, quando ed in quale entità ci ridurranno scuola e salute!

Mi chiedo come mai questi superministri, che nell’ultimo anno sono stati protagonisti della peggiore stagione per le aree interne degli ultimi 20 anni, con tagli di trasferimenti ed anche o sopratutto con il tentativo di annientamento delle piccole comunità, mediante riforme e propositi di riforme, dirompenti e che azzerano le aree interne con tutte le tradizioni e peculiarità, di cui queste sono portatrici, non abbiano avuto il coraggio di dire chiaramente quale è il loro pensiero vero, sulle aree interne o almeno il coraggio di disertare il convegno.

Mi chiedo come mai non abbiano avuto il coraggio di ricordare che con le riforme sulle associazioni di comuni, con le stazioni uniche appaltanti, con l’accentramento di numerose incombenze in capo ai comuni, le comunità ubicate nelle aree interne sono destinate a perire per dissanguamento e soffocamento.

Faccio notare a chi non è addentro alla macchina amministrativa che tutte le riforme che si stanno prospettando negli ultimi anni ed in particolare nell’ultimo (e che sommariamente ho ricordato sopra), non vanno a diminuire i costi dei piccoli comuni, ma paradossalmente li accrescono ed appesantiscono la burocrazia, che già ora si stringe come un cappio al collo di cittadini ed imprese, sopratutto nell’entroterra.

Mi chiedo perché ci debba essere tanta ipocrisia e non si voglia dire chiaramente che le minoranze, nel mondo della competizione globale, quando queste non possono accedere autonomamente ai servizi, che la competizione vuole sempre più accentrati nelle aree a forte antropizzazione, non possono avere sostegno e solidarietà dai governi centrali, ma danno solo fastidio.

Mi chiedo perché chi vive nelle aree interne deve continuare a sopportare l’ingiustizia di avere gli stessi doveri dei cittadini delle aree urbanizzate e non avere gli stessi diritti.

Mi chiedo per quanto tempo le comunità resisteranno a questa che ormai è chiaramente una persecuzione etnica.

Ditemi infine che cosa e quale convegno e quale documento potrebbe essere una presa in giro più grande per le aree interne e quale azione potrebbe meritare, più di questo, tutta la nostra rabbia.

Palena, 16-12-2012.

DP

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